Si può considerare una delle primissime macchine magneto-elettriche, ideata da Leopoldo Nobili nel 1831, poco dopo le esperienze di Faraday concernenti le scintille ottenute per induzione. Con un movimento oppouno si provocano nel circuito calamita-bobina un'extracorrente di apertura (o di chiusura) che si manifesta con piccole scintille nel punto di interruzione del circuito stesso. Apparecchio molto raro, firmato Carlo Dell'Acqua (Milano) e con numero di matricola 5. Pur restando essenzialmente uno strumento di laboratorio esso trovò una curiosa applicazione pratica con l'accendilume magneto-elettrico.
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